Comune di Padova: il Sit cambia la sua struttura e nome e diventa Settore Innovazione e Transizione Digitale

Si fa presto a dire “rivoluzione digitale”. In realtà il processo, specie in una Pubblica Amministrazione è complesso e coinvolge non solo l’organizzazione, ma le stesse strategie dell’intera Amministrazione. Il Comune di Padova è particolarmente attento a questo tema: l’Assessorato all’innovazione e transizione digitale si occupa del programma agenda digitale, dei servizi informatici e telematici e della soft city e il relativo settore, il Sit è da tempo impegnato non solo per mantenere il passo dell’innovazione ma per essere, ove possibile all’avanguardia. Grazie ai progetti del settore e alle sinergie portate avanti con l’Università, la Camera di Commercio e gli altri attori dell’innovazione della città, lo scorso anno, Padova è stata riconosciuta come una delle tre capitali europee dell’Innovazione dalla commissione europea. Ricordiamo come esempi, il portale delle istanze online che ha digitalizzato un consistente numero di richieste dei cittadini e imprese, il portale My Data, che restituisce ai cittadini dati in tempo reali sui fenomeni urbani (traffico, uso dei parcheggi e dei mezzi di mobilità dolce, qualità dell’aria, ecc.), e ancora Gaia, lo sportello informativo sui limiti derivanti dal livello di inquinamento dell’aria, basato su intelligenza artificiale e attivo h24. Più recentemente è stato creato il “gemello digitale” del centro storico e dell’asse dalla stazione fino alla Stanga, il Boulevard dell’Innovazione, che permette di lavorare su immagini virtuali del tessuto urbano, perfettamente coerenti con la realtà, senza dover ad esempio uscire in sopralluogo per fare delle misurazioni o verificare la posizione di elementi di arredo urbano. Esperienze estremamente positive che hanno portato alla decisione di fare un passo in avanti decisivo disegnando una nuova struttura e stabilendo nuove funzioni per il Settore Sit, che cambia così anche nome: da Servizi Informatici e Telematici diventa Settore Innovazione e Transizione Digitale.

Non un semplice cambio di nome ma un profondo cambiamento del settore che si riflette nel nuovo ruolo centrale e strategico del settore, anche nella gestione dell’ecosistema dell’innovazione cittadino e così nella struttura che vede la creazione di nuove Unità Operative; tra queste le Unità Operative Internet of Things (IoT) e Big Data & Data Analytics.  Da sottolineare anche che tutta la gestione dell’archivio documentale del Comune di Padova, sia su supporto digitale che cartaceo, viene accorpata nell’Unità Operativa Complessa Transazione Digitale e  Gestione Documentale.

E’ evidente l’obiettivo al quale questa “rivoluzione” punta, il primo è quello della raccolta gestione e soprattutto analisi dell’enorme mole di dati alla quale già oggi possiamo accedere e che andrà reso “Open” e quindi a disposizione di tutti, nel rispetto della privacy, secondo le prescrizione del diritto dell’Unione Europea. Grazie all’applicazione di sistemi di Internet of Things, con oltre cinquecento sensori in città, i dati, raccolti permettono di analizzare praticamente qualsiasi attività e fenomeno, dando informazioni dirette che aiutano enormemente nelle scelte e decisioni che ogni giorno le strutture della Pubblica Amministrazione si trovano a fare.

Il secondo obiettivo, è legato all’orizzonte segnato, in questo campo, dalle possibili applicazioni dell’intelligenza artificiale, che si nutre appunto di dati e che a partire dai dati è in grado di fornire risposte e strategie di azione che potranno essere di supporto alle scelte politiche, per migliorare la qualità dei servizi e il benessere dei cittadini. Le pubbliche amministrazioni, in ragione della grande mole di dati che sono in grado di raccogliere, non possono farsi trovare impreparate di fronte alla rivoluzione dell’intelligenza artificiale.

Terzo e non meno importante obiettivo è la conservazione e gestione dell’archivio di tutti i dati che la Pubblica Amministrazione è tenuta ad assicurare: quelli già nativi in formato digitale e quelli diciamo analogici, cioè in formato cartaceo, o comunque fisico, che necessariamente dovranno avere in futuro un loro “gemello digitale”.

L’assessora all’Innovazione e Transizione digitale, commenta:“Abbiamo fortemente voluto la riorganizzazione del Settore, per allineare funzioni e competenze al nuovo ruolo che gli è affidato dalla sfida della transizione digitale e dell’intelligenza artificiale, in modo trasversale a tutti gli altri settori dell’Ente. La spinta è venuta dal riconoscimento ottenuto con il premio Capitale europea dell’innovazione, che ha inserito Padova in un network internazionale di città che puntano sull’innovazione. Un motore di cambiamento fortemente voluto anche dalla Camera di Commercio, dall’Università e da tutto l’ecosistema che promuove l’innovazione in città, secondo una visione condivisa”.

Il direttore generale Lorenzo Minganti sottolinea: “A Padova pensiamo che i servizi digitali ed informatici siano uno dei motori del cambiamento e dell’innovazione della pubblica amministrazione, per questo di vi dedichiamo tanta attenzione. Pensare che l’archivio, che nell’immaginario collettivo è il regno della carta e forse pure della polvere, rientri da oggi nella competenze del settore che si occupa di digitalizzazione è un chiaro segnale di quale direzione vogliamo prendere; questa scelta ci colloca all’avanguardia fra i Comuni italiani. Ma col pensiero siamo già oltre: stiamo infatti studiando l’applicazione dell’intelligenza artificiale anche ad alcuni processi amministrativi ed alla redazione degli atti amministrativi più semplici”.

Il caposettore Innovazione e Transizione Digitale Alberto Corò spiega: “Il cambiamento del nome del Settore e la creazione del nuovo servizio “Transizione Digitale e Gestione Documentale”, arriva dopo anni di profondo cambiamento dell’assetto dell’informatica e della gestione documentale nella Pubblica Amministrazione. La gestione documentale ha cambiato completamente i connotati, passando da logiche puramente cartacee, a logiche esclusivamente digitali. Questo però ha reso evidente che per garantire servizi ai cittadini efficienti e trasparenti era necessario avere una gestione tecnica e organizzativa integrata tra i due mondi, cartaceo e digitale. In generale sistemi informatici sono passati da essere semplice ausilio di automatizzazione, a strumento unico e altamente critico per l’erogazione dei servizi e la gestione dell’ente stesso. I Sistemi devono essere molto efficienti e disponibili 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno, per garantire l”espletamento dei compiti istituzionali, la gestione della città e l’erogazione diretta dei servizi digitali ai cittadini. Inoltre, l’applicazione delle tecnologie digitali si è estesa alla gestione del territorio in campo, come la videosorveglianza, il monitoraggio del traffico veicolare e pedonale, monitoraggio ambientale e molto altro. L’evoluzione normativa e tecnologica, ha progressivamente e profondamente modificato le competenze del Settore. Il cambio di nome è un recepimento esteriore di un cambiamento che in parte è avvenuto da tempo e con una nuova organizzazione il Comune di Padova potrà affrontare nel modo migliore le sfide della transizione digitale con l’obiettivo principale di migliorare la qualità di vita nella nostra città”.

(Padovanet – rete civica del Comune di Padova)