730 MILIONI DI TREDICESIME NELLE TASCHE DI QUASI 600MILA PADOVANI

Patrizio Bertin (Ascom Confcommercio): “per le feste, tutto compreso, prevista una spesa di 400 milioni di euro”

Stanno arrivando. E non sono bruscolini, visto che stiamo parlando, solo per Padova e provincia, di qualcosa come 730 milioni di euro.
Sono le (agognate) tredicesime che i pensionati hanno già incassato ad inizio del mese, agli insegnanti vengono accreditate tra il 14 ed il 16 dicembre, stessa data per i dipendenti pubblici mentre per quelli privati la data prevista sarebbe quella della vigilia di Natale ma è prassi consolidata che, a molti, arrivino decisamente prima, diciamo tra il 10 ed il 20 del mese.
Per cui, fatti salvi i 243.169 pensionati padovani che le tredicesime le hanno già in tasca e, con queste, hanno già pensato al Natale di figli e nipoti, per i 349.495 lavoratori dipendenti che, mediamente, disporranno di circa 1200 euro in più, si tratta di capire come investirle dopo averle depurate di bollette arretrate e mutui in sofferenza.
“Secondo l’Ufficio Studi della CGIA di Mestre – segnalano dalla sede dell’Ascom Confcommercio di Padova – in Veneto saranno distribuiti circa 5 miliardi di euro lordi che, al netto delle ritenute Irpef, significano 3,7 miliardi”.
Una bella iniezione di denaro che il commercio spera di “drenare” almeno in parte.
“Veniamo da un black friday che ha segnato una svolta positiva ai consumi – commenta Patrizio Bertin, presidente dell’Ascom Confcommercio – e se consideriamo che sono state spese effettuate in assenza di tredicesima, siamo indotti ad essere ottimisti”.
Quanto ottimisti?
“Abbiamo individuato in almeno 400 milioni – continua Bertin – il volume “tutto compreso” delle festività dei padovani, intendendo con questo regali, viaggi, cenoni, ecc. Sono cifre importanti che si spera siano convogliate, in parte consistente, anche verso i negozi di vicinato che, nel periodo natalizio, trovano spesso l’unico modo per far quadrare i bilanci. Non vi è dubbio poi che la buona salute dei negozi e dei pubblici esercizi significhi dare un’opportunità di vivibilità anche alla città e a tutti i nostri centri grandi e piccoli della provincia che stanno dimostrando, per parte loro e con iniziative ad hoc, di credere nel futuro”.
Un ottimismo indotto, in qualche misura, anche dal rallentamento dell’inflazione che se non ha interessato in misura consistente il cosiddetto “carrello della spesa”, ha però avuto riscontri positivi sul costo dei carburanti.
“In ogni caso – continua Bertin – ogni euro in più in tasca alle famiglie significa possibilità di spesa e la ripresa dei consumi, per un Paese come il nostro, significa ossigeno puro per il Pil”.
Insomma, dopo qualche Natale così così, nel terziario di mercato si respira un’aria diversa.
“Il ponte dell’Immacolata – conclude il presidente dell’Ascom Confcommercio – è stato decisamente positivo. E se il buongiorno si vede dal mattino …”

PADOVA 14 DICEMBRE 2023

(Ascom Padova)