Genova. Pro Vita Famiglia: Estranei al presunto caso del Villa Scassi, mai entrati in consultori e ospedali. Prendiamo atto smentita dell’Ospedale

27 maggio 2024. Siamo totalmente estranei al presunto caso di due “attiviste pro vita” che avrebbero offerto cento euro a una donna per convincerla a non abortire all’interno della Sala d’Attesa dell’ospedale Villa Scassi di Genova: nessun attivista di Pro Vita & Famiglia Onlus ha mai svolto alcun tipo di attività nei pressi o dentro consultori e ospedali, iniziative che non rientrano nel nostro operato. Va detto però che lo stesso Ospedale ha già smentito la presenza di qualsiasi attivista nella struttura, e dunque ci chiediamo se anche questa vicenda non sia stata montata ad arte solo per screditare l’associazionismo di sostegno alla maternità e alla vita nascente che ogni giorno aiuta migliaia di donne che si sentono costrette ad abortire e che non ricevono alcun sostegno dallo Stato e dagli enti locali come prevede la stessa Legge 194. In ogni caso, anche noi riterremmo ridicolo offrire a una donna cento euro per non abortire, quando ciò che serve davvero sono riforme pubbliche strutturali in ambito lavorativo, fiscale e nei servizi sociali di tutela della maternità e dell’infanzia”.

Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus, in merito al caso di una presunta offerta di cento euro da parte di due volontarie di associazioni Pro Vita a una ragazza mentre si trovava nella sala d’attesa dell’ospedale Villa Scassi di Genova, con l’intento di convincerla a desistere dal suo proposito di abortire, come riportato dal quotidiano La Repubblica.

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