Regionali e comunali, Cirio verso bis in Piemonte. Centrosinistra avanti a Bergamo, Bari e Cagliari

E’ in corso lo spoglio delle schede delle elezioni amministrative e delle regionali in Piemonte. Il voto ha riguardato 3.698 Comuni in totale, di cui 3.520 delle Regioni a statuto ordinario, 114 del Friuli Venezia Giulia, 27 della Sardegna e 37 della Sicilia.

L’eventuale secondo turno di ballottaggio per l’elezione diretta del sindaco, che interessa i comuni al voto con popolazione superiore ai 15mila abitanti, si svolgerà domenica 23 e lunedì 24 giugno: i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì. L’eventuale turno di ballottaggio non riguarderà i comuni al voto in Friuli Venezia Giulia, tutti con popolazione inferiore ai 15mila abitanti.

Piemonte

Quando è stato scrutinato poco più del 10% delle sezioni piemontesi, 616 seggi su 4.795, il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, ricandidato per il centrodestra è al 52,6% dei voti. La sfidante del centrosinistra, Gianna Pentenero si attesta al 36,6%. Al terzo posto la candidata alla presidenza per il Movimento 5 Stelle, Sarah Disabato è all’8,2%.

Cirio: “Orgoglioso di essere stato scelto ancora”

“Sono molto soddisfatto di questo risultato soprattutto perché è una conferma: 5 anni fa per me fu straordinario diventare governatore della mia Regione ma arrivavo da Bruxelles, nuovo nel contesto torinese e piemontese e tanti non mi conoscevano” ha detto il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, ad Alba. “Oggi dopo 5 anni essere confermato vuol dire che ti hanno scelto vedendo pregi e difetti come ciascuno di noi ha però questo mi responsabilizza moltissimo e domani saremo in ufficio a lavorare per il Piemonte”. “Sono orgoglioso – ha aggiunto – perché siamo riusciti a confermare un governo. In Piemonte non era naturale se pensiamo a chi mi ha preceduto, tutte persone di valore come Bresso, Chiamparino e Cota, furono eletti in un primo mandato, ma non vennero mai confermati. La conferma diciamo che in Piemonte non era usuale e non era abituale, quindi, di questo vado orgoglioso”. “Però da una parte mi fa molto piacere – ha proseguito – dall’altra mi responsabilizza ancora di più, perché quando uno viene scelto scientemente poi non deve tradire naturalmente le aspettative ed è quello che io cercherò di fare come ho sempre fatto in questi cinque anni”. “È necessario attendere, per adesso abbiamo i dati complessivi sui candidati presidenti, poi insieme alla coalizione faremo le valutazioni, ma senza particolari preoccupazioni”. Così Alberto Cirio, riconfermato alla presidenza del Piemonte, a chi gli chiedeva degli equilibri della futura giunta. “In Italia si chiama democrazia rappresentativa – ha detto ancora – quindi è evidente che deve rappresentare gli equilibri all’interno delle coalizioni”.

“È necessario attendere, per adesso abbiamo i dati complessivi sui candidati presidenti, poi insieme alla coalizione faremo le valutazioni, ma senza particolari preoccupazioni” ha risposto Cirio a chi gli chiedeva degli equilibri della futura giunta. “In Italia si chiama democrazia rappresentativa – ha detto ancora -, quindi, è evidente che deve rappresentare gli equilibri all’interno delle coalizioni”.

“Il mio primo obiettivo sarà la riforma del sistema delle liste d’attesa in sanità – conclude -. E’ un impegno che abbiamo con la nostra coscienza, prima ancora che con i cittadini del Piemonte, perché noi nella nostra coscienza dobbiamo garantire il diritto alla salute a tutti”.

Pentenero telefona a Cirio: “Buon lavoro”

“Ho telefonato in questo momento al presidente Alberto Cirio riconoscendone la sua vittoria, facendogli gli auguri di buon lavoro e confidando di lavorare tutti insieme, ovviamente nel rispetto del proprio ruolo, nell’interesse delle cittadine e dei cittadini del Piemonte” ha detto la candidata alla presidenza del Piemonte per il centrosinistra, Gianna Pentenero, al suo arrivo a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale. “Siamo, sono orgogliosa del lavoro che è stato svolto perché i dati ad ora in nostro possesso ci fanno dire che il Pd ha tenuto e ha tenuto bene, ha saputo dimostrare il proprio radicamento, la coalizione ha dato buona prova di sé e, quindi, una coalizione di centrosinistra che ha saputo parlare ai piemontesi e raccogliere le problematiche più significative, a partire dalla sanità e dai trasporti”.

“Sono soddisfatta – ha ribadito – perché per il tempo che ho avuto ho cercato di fare tutto quello che era possibile, certo è, come ho detto fin dall’inizio, sapendo che era una battaglia difficile e complessa, ho dato la mia disponibilità perché volevo davvero governare e vincere per il Piemonte. Abbiamo cercato di fare il possibile per un risultato è stato solo in parte raggiunto e non nella sua totalità, quindi, dobbiamo prenderne atto e con grande onestà intellettuale continuare a lavorare per il Piemonte”.

Firenze, Perugia, Potenza e Caltanissetta verso il ballottaggio

Firenze va verso il ballottaggio. In base ai dati del Viminale in 170 sezioni su 360 alle elezioni comunali di Firenze è in testa la candidata sindaca del centrosinistra Sara Funaro (Pd, Avs, Azione Siamo europei, Sara Funaro sindaca, +Europa, Centro, Anima Firenze) con il 43% seguita dal candidato del centrodestra Eike Dieter Schmidt (Fi, FdI, Lista civica Eike Schmidt sindaco, Lega) con il 33,34%.

A seguire Stefania Saccardi (Al centro Saccardi) al 7,37%, Cecilia Del Re (Firenze Democratica) al 6,03%, Gabrielellovic Dmitrij Palagi (Sinistra progetto comune-Possibile-Potere al Popolo!Rifondazione comunista, Firenze ambientalista e solidale) al 5,34%, Lorenzo Masi (M5s) al 3,30%, Francesca Marrazza (Ribella Firenze) allo 0,59%, Alessandro De Giuli (Firenze rinasce) allo 0,45%, Francesco Zini (Firenze cambia) allo 0,38%, Andrea Asciuti (Firenze Vera-Indipendenza!-Il Popolo della famiglia) allo 0,21%.

In base alla terza proiezione del Consorzio Opinio Italia per Rai relativa alle elezioni comunali a Perugia, il candidato sindaco del centrosinistra Vittoria Ferdinandi, sostenuta da Pd e Movimento Cinque Stelle, è al 49,9% mentre la candidata del centrodestra Margherita Scoccia, al 47,2%. La copertura del campione è del 54%.

Secondo la seconda proiezione del Consorzio Opinio Italia per Rai, con una copertura del campione del 35%, alle elezioni comunali di Potenza sembra profilarsi un ballottaggio: in testa il candidato sindaco del centrodestra Francesco Fanelli, con il 42,2% mentre a seguire il candidato Vincenzo Telesca, appoggiato da Insieme per Potenza, La Potenza dei cittadini, Basilicata Casa Comune, Uniamoci per Potenza e Potenza Prima, con il 34,1%. Il candidato di Movimento 5 Stelle, Potenza Ritorna e Città Nuova con Smaldone, Pierluigi Smaldone, è al 14,5% e Francesco Giuzio è all’8,5%.

Sulla base della seconda proiezione del Consorzio Opinio Italia per Rai, con una copertura del campione del 18%, alle elezioni comunali a Caltanissetta si profila un ballottaggio: Walter Calogero Tesauro, candidato del centrodestra, è in testa con il 38,3% mentre Annalisa Maria Petitto, appoggiata da sette liste civiche, è al 29%. Roberto Gambino, sindaco uscente appoggiato da Movimento 5 Stelle, Libertà e Sindaco Gambino-Avanti Così, è al 26,9% e Angelo Failla è al 4,8%.

A Pescara, Campobasso, Cremona e Pavia avanti il centrodestra

In base alla IV proiezione del Consorzio Opinio Italia per Rai relativo alle elezioni comunali a Pescara il candidato del centrodestra e sindaco uscente Carlo Masci è al 51,4%. Il candidato del centrosinistra Carlo Costantini sostenuto da Pd e M5S è, invece, al 33,2%. La copertura del campione è del 57%.

In base alla terza proiezione del Consorzio Opinio Italia per Rai alle elezioni comunali di Campobasso è in testa il candidato sindaco del centrodestra Aldo De Benedittis (FdI, Popolari per l’Italia, Lega, Unione di centro, Noi Moderati, Fi) con il 49%, seguito dalla candidata del centrosinistra e del M5s Marialuisa Forte (M5s, Pd, Avs-Psi-Civica) al 32,5% e da Giuseppe Ruta (Unica Terra, Confederazione civica per Campobasso, Costruire democrazia) al 18,5%. Copertura del campione 52%.

Alle elezioni comunali di Cremona, secondo i dati del Viminale, in 27 sezioni su 76 è avanti il candidato sindaco di centrodestra Alessandro Portesani con il 44,47% sullo sfidante di centrodestra Leonardo Virgilio al 41,54%. A seguire la candidata del M5s e Cremona cambia musica Paola Tacchini al 5,09%, Maria Vittoria Ceraso sostenuta da Oggi per domani al 4,19%, Ferruccio Andrea Michele Giovetti (Giovetti sicurezza e buonsenso per Cremona) al 3,43% e Angelo Frigoli (Partito di alternativa comunista – Lega internazionale dei lavoratori quarta internazionale) all’1,28%.

Secondo i dati del Viminale (22 su 83 sezioni scrutinate) a Pavia è in testa il candidato del centrosinistra, che vede il Pd insieme al M5s Azione, Iv e Avs, Michele Lissia con il 51,73%, mentre il candidato del centrodestra Alessandro Cantoni è al 46,20%. Walter Paolo Cattaneo, sostenuto da Rifondazione comunista è al 0,96%, Francesco Signorelli (Potere al Popolo) è allo 0,82% e Francesco Grisolia (Partito comunista dei lavoratori) è allo 0,29%.

A Bari, Bergamo, Cagliari, Modena, Reggio Emilia, Pesaro in testa il centrosinistra

In base alla IV proiezione del Consorzio Opinio Italia per Rai relativo alle elezioni comunali a Bari, il candidato sindaco del centrosinistra Vito Leccese, sostenuto da Pd, Verdi, e altre liste civiche, è al 48,7%, mentre il candidato del centrodestra Fabio Romito è al 27,6%. Michele Laforgia sostenuto dai Cinque Stelle, dai movimenti e associazioni civiche di Sinistra è, invece, al 21,6%. La copertura del campione è del 38%.

“Non credo ci sia un ‘effetto Decaro’. Vito Leccese può farcela al primo turno per la sua campagna elettorale, fatta di idee, di progetti, di programmi, di continuità rispetto a quello che abbiamo fatto in questi anni” ha detto il primo cittadino uscente di Bari e presidente dell’anca, Antonio Decaro, neo parlamentare europeo del Partito democratico. “Spero possa vincere al primo turno – ha aggiunto -, poi, se non accadrà questo, andremo al ballottaggio: c’è giä un accordo con l’altro candidato sindaco del centrosinistra, Michele Laforgia (candidato si Sinistra Italiana, M5s e civiche, ndr.) che si riunirà dopo, nel ballottaggio, come se avessimo fatto le primarie al primo turno. Questo era l’impegno che era stato preso già prima delle elezioni”.

In base ai dati del Viminale, quando sono state scrutinate 80 sezioni su 103, alle elezioni comunali di Bergamo è in testa e si appresta alla vittoria al primo turno la candidata sindaca del centrosinistra Elena Carnevali (Pd, Futura-Avs, Bergamo europea+Europa-Italia viva, Bergamo insieme concordia civium, Gori per Carnevali, Elena Carnevali sindaca) con il 54,86%, seguita dal candidato del centrodestra Andrea Pezzotta (Fi, FdI, Lega, Lista civica Pezzotta sindaco, Bergamo ideale) con il 42,19% e da Vittorio Apicella del M5s con il 2,95%.

Secondo i dati del Viminale, in 72 sezioni su 190, alle comunali a Modena il candidato sindaco del centrosinistra Massimo Mezzetti appoggiato da Pd, M5s e altre liste è in testa con il 65.05% e si avvia verso la vittoria. Molto distante infatti il candidato del centrodestra Luca Negrini al 27,32%.

Massimo Zedda ancora in testa e verso un’ampia vittoria già al primo turno. Secondo la quarta proiezione del Consorzio Opinio Italia per Rai, con una copertura del campione del 55%, alle elezioni comunali di Cagliari il candidato di centrosinistra e Movimento 5 Stelle, è in testa con il 59,3% mentre Alessandra Zedda, sostenuta dal centrodestra è ferma al 34,4%. Giuseppe Farris, sostenuto da una lista civica, è al 4% ed Emanuela Corda (Alternativa) all’1,28%.

Manca ancora l’ufficialità, ma Massimo Zedda dovrebbe quindi guidare il Comune di per la terza volta. Prima che arrivi la certificazione dei dati c’è già stato un inequivocabile passaggio formale: la candidata del centrodestra Alessandra Zedda ha telefonato al candidato del centrosinistra per fargli i complimenti. Dopo questa ammissione di sconfitta, dallo staff di Massimo Zedda fanno sapere che a breve parlerà con la stampa.

E dopo Cagliari anche da Alghero arrivano buone notizie per il centrosinistra: vittoria al primo turno. Raimondo Cacciotto è il nuovo sindaco di Alghero e prende le redini del Comune dal centrodestra che lo guidava con Mario Conoci che non si è ricandidato. Il centrodestra ha puntato su Marco Tedde, ex sindaco della città catalana ma gli elettori non hanno premiato la scelta. In attesa dei dati ufficiali Tedde ha già chiamato Cacciotto per fargli i complimenti e il centrosinistra ad Alghero è in festa. Anche a Sassari il candidato di centrosinistra è in netto vantaggio, ma c’è attesa per capire se riuscirà a chiudere la partita al primo turno.

Secondo i dati del Viminale (95 su 160 sezioni scrutinate) a Reggio Emilia il candidato del centrosinistra Marco Massari si avvia verso la vittoria al primo turno con il 56,19%, mentre il candidato del centrodestra Giovanni Tarquini è al 32,89%. Fabrizio Aguzzoli (Coalizione civica) è al 6,43%, Paola Soragni (Movimento Reggio Emilia) all’1,81%, Maria Giuliana Reggio (Alleanza civica) all’1,22%, Gianni Tasselli (Reagire) 0,95% e Vladimir Hasbi Sabillon (Pane pace lavoro) al 0,51%.

Secondo i dati del Viminale (82 su 106 sezioni scrutinate) a Pesaro il candidato del centrosinistra per il dopo Matteo Ricci viaggia verso la vittoria al primo turno con il 61,07%. Il candidato del centrodestra Marco Lanzi è fermo al 34,72%.

Lega perde a Pontida, vince candidato lista civica

Tra i due litiganti, il terzo gode: è il giovane candidato civico Davide Cantù il nuovo sindaco di Pontida, il Comune della Bergamasca meta del pellegrinaggio leghista, diventato per queste elezioni il teatro di uno scontro fratricida tra il Carroccio e chi lo ha lasciato. Cantù, candidato con la lista ‘Viviamo insieme Pontida’ ha raccolto il 52,71% dei consensi. Il sindaco uscente e candidato della Lega, Pierguido Vanalli, si è fermato al 32,3%, mentre la candidata del Partito popolare del Nord-Grande Nord, Francesca Losi, ha raccolto il 15% delle preferenze.

Rosella Sensi eletta sindaco Visso

Rosella Sensi, ex presidente della Roma, è il nuovo sindaco di Visso nel maceratese, dove sono stati primi cittadini anche già il nonno Silvio e il padre Franco. Sensi, alla guida della lista ‘Cambiare insieme’, è stata eletta con il 50,23% delle preferenze mentre lo sfidante Giuliano Pazzaglini (Insieme per Visso) si è fermato al 37,40%. “Cambiare insieme. Ora si può davvero! Grazie a tutti i cittadini di Visso, sarò il vostro sindaco – scrive su Fb la stessa Sensi – Grazie alle persone che mi hanno supportata in questo primo tratto di strada, alla mia squadra, alla mia famiglia, gli amici e a chi ora giustamente si aspetta dei risultati concreti. Inizia adesso il vero percorso per il cambiamento. Non vedo l’ora di cominciare, ora è il momento dei fatti”.

Cesena, ex sindaco Lattuca avanti con 63,48%

Secondo i primi dati del Viminale, in 14 sezioni su 98, alle comunali a Cesena il sindaco uscente e ricandidato per il campo largo Enzo Lattuca è avanti con il 63,48%, seguito dal candidato di centrodestra Marco Casali al 28,09% e da Marco Giangrandi (Cesena siamo noi, Lista civica cambiamo, Iv-Cesena al centro) al 6,79% e Paolo Sensini (Cesena viva e unita per la pace e il bene comune) all’1,64%.

Sassari, in testa candidato campo largo Giuseppe Mascia

Alle elezioni comunali di Sassari, quando sono state scrutinate 21 sezioni su 140, rimane in testa con il 44,64% Giuseppe Mascia, candidato del campo largo con l’appoggio di sette liste: Partito Democratico, Alleanza Verdi Sinistra, Fare Città, Futuro Comune, Movimento Cinque Stelle, Orizzonte Comune, Sassari progressista e solidale. Nicola Lucchi, sostenuto da 6 liste civiche, è al 29,68% mentre il candidato del centrodestra Gavino Mariotti, appoggiato da Azione, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Psd’Az, Riformatori sardi, Orgogliosamente Sassari e Visione Comune, è al 18,89%.

Eletti i 30 sindaci candidati unici delle province di Padova, Vicenza e Rovigo

Erano diversi i comuni veneti, chiamati al voto, dove il candidato a sindaco era un solo, per loro era essenziale arrivare al quorum del 40% dei votanti. Nel Padovano hanno ora un sindaco: Arre, Candiana, Masi, Massanzago, Piacenza d’Adige, Sant’Elena, Urbana e Villa del Conte. Nel vicentino stessa cosa per i paesi di Alonte, Bressanvido, Carrè, Castegnero, Chiuppano, Grumolo delle Abbadesse, Longare, Lusiana/Conco, Montorso, Nogarole, Pianezze, Pozzoleone, Pove del Grappa, San Pietro Mussolino, Valbrenta, Zovencedo, mentre in provincia di Rovigo sono sei i comuni con un sindaco: Loreo, San Bellino, Gaiba, Ceneselli, Pincara e Frassinelle.

Eletto sindaco Pedesina, il più piccolo Comune alle urne

E’ stato eletto il sindaco del Comune lombardo di Pedesina in provincia di Sondrio. Con i suoi 42 elettori è il Paese più piccolo, andato alle urne in questa tornata di amministrative. Fabio Ruffoni (Insieme per Pedesina) è rieletto sindaco con l’80% (24 preferenze) dei voti, mentre lo sfidante Giorgio Tarabini (Pedesina cogli l’attimo!) si è fermato al 20% (tre preferenze).

Ferrara, sindaco uscente Fabbri in vantaggio con quasi il 59%

Secondo i primi dati del Viminale, in 23 sezioni su 160, alle comunali a Ferrara il sindaco uscente e ricandidato per il centrodestra Alan Fabbri è avanti con il 58,97% (4.838 voti) seguito dal candidato del centrosinistra Fabio Anselmo appoggiato da Pd e M5S e Sinistra Unita al 35,73% (2.931 voti).

Cesena, ex sindaco Lattuca candidato campo largo avanti con 65,17%

Secondo i primi dati del Viminale, in 52 sezioni su 98, alle comunali a Cesena il sindaco uscente e ricandidato per il campo largo Enzo Lattuca è avanti con il 65,17% seguito dal candidato di centrodestra Marco Casali al 26,32%, da Marco Giangrandi (Cesena siamo noi, Lista civica cambiamo, Iv-Cesena al centro) al 6,79% e Paolo Sensini (Cesena viva e unita per la pace e il bene comune) all’1,72%.

Urbino, il candidato di centrosinistra Scaramucci al 48,88%

Alle elezioni comunali di Urbino, quando sono state scrutinate 5 sezioni su 20, è in vantaggio con il 48,88% il candidato del centrosinistra Federico Scaramucci, appoggiato da una coalizione composta da Pd, M5S, Alleanza Verdi sinistra italiana e Socialisti, ‘Sinistra per Urbino,’ ‘Urbino bene comune’. Il sindaco uscente, ricandidato dal centrodestra, Maurizio Gambini, è al 43,63%.

Forlì, il candidato del centrodestra Zattini al 50,2%

Secondo i dati del Viminale, in 62 sezioni su 108, alle comunali a Forlì il candidato del centrodestra e sindaco uscente Gian Luca Zattini è avanti con il 50,25% mentre quello appoggiato da Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra e Movimento Cinque Stelle Graziano Rinaldini è al 46,73%.

Tutti al ballottaggio i comuni più grandi in provincia di Venezia

A decidere i nuovi sindaci nei comuni più grandi della provincia di Venezia sarà il ballottaggio. Questo si sta delineando dall’esito delle urne a Noale e Scorzè e fra i due più popolosi della città metropolitana come Spinea e Portogruaro che escono entrambi da un commissariamento lungo un anno. A Spinea tra quindici giorni sarà sfida fra Franco Bevilacqua del centrosinistra e Claudio Tessari del centrodestra che ha superato l’ex sindaca nella sfida nel centrodestra. Ballottaggio anche a Portogruaro tra Luigi Toffolo del centrodestra primo col 40% e Antonio Bertoncello del centrosinistra, già sindaco della città, terza al 22% è l’ex deputata Pd e poi Italia Viva, Sara Moretto. A Scorzè sarà sfida tra ex sindaci, Nais Marcon l’uscente, e Giovan Battista Mestriner sostenuto da tutto il centrodestra unito. A Noale il ballottaggio sarà tra l’ex assessore Stefano Sorino (centrodestra) e il suo ex vicesindaco Alessandra Dini.

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(ADNKRONOS)