Rissa alla Camera, Ufficio di presidenza convoca 12 deputati coinvolti

L’Ufficio di presidenza della Camera, riunito sulla rissa di ieri in Aula al momento del voto sull’autonomia, ha convocato 12 deputati coinvolti a vario titolo nei fatti. Si tratta di Enzo Amendola (Pd), Enzo Amich (FdI), Stefano Candiani (Lega), Gerolamo Cangiano (FdI), Leonardo Donno (M5S), Andrea Gnassi (Pd), Igor Iezzi (Lega), Federico Mollicone (FdI), Arturo Scotto (Pd), Claudio Michele Stefanazzi (Pd), Nicola Stumpo (Pd) e Domenico Furgiuele (Lega). I deputati si stanno avvicendando davanti all’organismo interno di Montecitorio.

Oggi in Aula ci sono state nuove fibrillazioni, dopo la maxi rissa di ieri. Le opposizioni hanno iniziato a intonare ‘Bella ciao’ e poi scandito in coro “Fuori i fascisti dal Parlamento”. La seduta è stata sospesa dal presidente di turno Sergio Costa e riprenderà alle 15.

Cosa è successo

Questa volta sono state le dichiarazioni del vicesegretario leghista Andrea Crippa sul gesto della ‘Decima’, mimato ieri in Aula dal suo collega Domenico Furgiuele, a far scoppiare le polemiche. Un gestaccio? “Per me lo è di più cantare ‘Bella ciao’, perché il comunismo ha portato a milioni di morti. Purtroppo in questo Parlamento esistono ancora i comunisti”, le parole del numero due di Matteo Salvini stigmatizzate in Aula dal vicepresidente del M5S Riccardo Ricciardi. “Leggere queste cose è una roba che non sta in cielo né in terra. E’ una vergogna, dovresti uscire da quest’Aula e vergognarti”, ha urlato Ricciardi. Ed è scoppiato un nuovo parapiglia in Aula. I deputati di opposizione hanno iniziato a intonare ‘Bella ciao’ per poi scandire in coro “Fuori i fascisti dal Parlamento”. La seduta, ancora una volta, è stata sospesa.

Anche un deputato di Forza Italia, Luca Squeri, ha cantato ‘Bella ciao’, “perché è la canzone della libertà contro l’oppressore, nero o rosso che sia… – ha dichiarato all’Adnkronos – E’ un peccato che se ne siano impossessati impropriamente. Forza Italia non è seconda a nessuna sulla salvaguardia del valore della libertà”.

Il processo verbale

In precedenza, l’Aula della Camera aveva approvato, con 41 voti di differenza, il processo verbale nella sua versione originale sulla seduta di ieri sull’autonomia finita in rissa. La capogruppo del Pd Chiara Braga aveva fatto formale richiesta di correzione del verbale “sostituendo disordini con aggressione nei confronti del deputato Donno da parte di alcuni deputati Lega e FdI”, ma la proposta è stata respinta.

Ieri non ci sono stati ‘disordini in Aula’ ma una chiara aggressione politica”, ha detto questa mattina Federico Fornaro, del Pd, alla ripresa dei lavori in Aula alla Camera sull’autonomia. Alla richiesta dei dem si sono uniti anche i deputati del M5S. “C’è stata una aggressione squadrista da più deputati di destra che hanno provato in tutti i modi a raggiungermi, lo hanno fatto con calci e pugni”, ha affermato il deputato Leonardo Donno, del M5S, ad Agorà.

“E’ evidente quello che è avvenuto, una aggressione. Poi ci saranno le questioni di carattere disciplinare, ma non può rimanere agli atti disordini, c’è stata una aggressione nei confronti di un deputato. E’ una questione di chiarezza tra di noi, non può essere che nel processo verbale non sia certificato quello che è avvenuto”, ha detto Fornaro alla ripresa dei lavori.

In Aula anche il deputato del M5S Alfonso Colucci ha contestato la ricostruzione dei fatti di ieri a Montecitorio contenuta nel processo verbale e nel resoconto stenografico. “Siete degli squadristi, vogliamo verità in questo processo verbale“, ha gridato Colucci. “Questa ricostruzione è palesemente falsa, non si fa nessuna menzione di quello che Donno ha subito: 3 giorni di prognosi per essere stato colpito al petto”, ha fatto eco l’altro deputato pentastellato Giorgio Fede.

Sul processo verbale è intervenuto inoltre il capogruppo di Fdi alla Camera, Tommaso Foti. Rivolgendosi al vicepresidente della Camera Sergio Costa, che presiede la seduta di stamattina, Foti ha detto che “nel processo verbale e nello stenografico non risulta che il deputato Pietrella è stato colpito dal relatore di minoranza con una stampella e non risulta che l’onorevole Stumpo ha lanciato una sedia verso questi banchi. Giustamente, ci sono le immagini e si procederà coi filmati prossimamente. Io non ho contestato che nel processo verbale non ci fosse questo perché ricordo perfettamente che lei ha sospeso la seduta”. Foti ha poi parlato con i cronisti in Transatlantico, sottolineando che gli uffici della Camera “hanno il dovere di fare un’istruttoria dettagliata” su quanto accaduto “perché gli episodi sono diversi e tutti censurabili”.

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(ADNKRONOS)