Salute, Fedriga “Convegno a Villa Manin su IA pone FVG in prima linea”

TRIESTE (ITALPRESS) – “L’intelligenza artificiale applicata alla
sanità rappresenta una rivoluzione non solo informatica ma di
processo: mentre offre grandi opportunità è anche piena di
variabili e deve essere accompagnata dalle istituzioni. In questo
percorso il Friuli Venezia Giulia, regione avanzata e piccola – e
quindi più duttile al cambiamento – si candida ad essere in prima
linea”. Con queste parole il governatore Massimiliano Fedriga ha
presentato a Trieste, insieme all’assessore regionale alla Salute
Riccardo Riccardi, il Laboratorio Sanità 20/30 sull’intelligenza
artificiale che si terrà il 27 e 28 giugno a Villa Manin.
Un appuntamento che, come ha reso noto Riccardi, ha l’adesione di
110 aziende, 700 professionisti della salute e oltre 1.100
partecipanti. Tra i grandi soggetti sono presenti – ha ricordato
il governatore – AstraZeneca e Google.
“L’irrompere sulla scena dell’intelligenza artificiale – ha
spiegato Fedriga – mostra come il problema non sia solo quello
dell’entità delle risorse che si mettono a disposizione del
sistema sanitario ma di come vengono impiegate e delle
innovazioni di processo che vengono adottate”. La due giorni
vedrà anche la convocazione della Commissione Sanità della
Conferenza delle Regioni, a riprova della valenza nazionale del
laboratorio. “Saranno affrontati i temi del trattamento e del
monitoraggio delle patologie, della sorveglianza della salute
pubblica e della crescita del sistema – ha rilevato Riccardi – e
sarà scandagliato l’aspetto etico: la macchina supporta l’uomo ma
non lo sostituisce”. Da questo punto di vista, uno dei versanti
da approfondire è la conciliazione dati/privacy.
“L’applicazione dell’intelligenza artificiale in sanità segna una
svolta che si rivelerà irreversibile e che ha risvolti importanti
in termini di efficienza, a vantaggio di chi viene curato e di
chi cura”, ha osservato Fedriga. A riguardo il governatore ha
esposto un esempio: “Il medico di base virtuale potrà permettere
di effettuare un primo screening del paziente che poi sarà
vagliato dal professionista per decidere la prescrizione, avendo
a quel punto già una valida base di partenza: così si accorciano
i tempi, si ottimizzano le competenze e migliorano le risposte al
cittadino”.

foto: ufficio stampa Regione Friuli Venezia Giulia

(ITALPRESS).