Università, la Luiss Global Fellowship a Luciano Floridi

Oggi, nel campus di Viale Romania, l’Università Luiss torna a celebrare l’eccellenza italiana ed internazionale. A ricevere la Luiss Global Fellowship, il prestigioso riconoscimento, giunto alla sua terza edizione, destinato alle personalità che si sono distinte a livello internazionale nei settori della cultura, dell’arte, dell’economia e della scienza, è Luciano Floridi, filosofo e Founding Director del Digital Ethics Center della Yale University.

L’ingresso del professore nel novero delle eccellenze globali della Libera Università Internazionale degli Studi Sociali non è casuale. Romano, classe 1964, laurea alla Sapienza e dottorato a Warwick e Oxford, con il recente approdo a Yale, Floridi ha coronato una brillante carriera accademica, in cui la ricerca scientifica di alto livello ha sempre fatto il paio con la costante voglia di innovare, in Italia così come all’estero. In un mondo sempre più interconnesso, la Luiss intende promuovere il dialogo fra discipline diverse, mettendo in luce quelle personalità che, come il Professore Luciano Floridi, sappiano conciliare ricerca accademica, visione originale e capacità di innovazione.

Ad aprire la cerimonia di premiazione, Luigi Gubitosi, presidente della Luiss. A seguire, l’intervento di Giuseppe Italiano, docente di Computer Science dell’Ateneo, che introdurrà il Keynote Speech di Luciano Floridi, dedicato al rapporto fra AI e società nell’era contemporanea. Infine, a chiusura dell’evento, presieduto da Blerina Sinaimeri, docente di Computer Science dell’Università, l’intervento di Paolo Boccardelli, neorettore della Luiss, che ha dichiarato: “In un mondo in cui la tecnologia evolve a una velocità superiore a quella dell’uomo, l’imperativo, per gli Atenei e per le imprese, deve essere governare il cambiamento, non subirlo. Per questo, è necessaria una formazione multidisciplinare che coniughi, in una prospettiva di ampio respiro internazionale, la missione formativa delle Università e le esigenze concrete delle aziende”.

“Le innovazioni disruptive e pervasive come l’AI – ha aggiunto Boccardelli – che sono vere e proprie tecnologie abilitanti per il cambiamento, hanno bisogno di essere guidate perché, se lasciate evolvere senza una visione, potrebbero generare trasformazioni che amplificano le disuguaglianze e non consentono una vera e propria crescita del benessere della società. Gli studi di filosofia e di etica nei domini tecnologici rivestono, quindi, grande importanza”.

“Il Professor Floridi – ha sottolineato il rettore – grazie alla sua capacità di applicare i paradigmi della filosofia alle nuove tecnologie digitali e dell’IA, riflette le caratteristiche essenziali di questo modello, costituendo un indiscusso punto di riferimento non solo per tutta la comunità accademica, ma anche per quelle imprese che vogliono rispondere in anticipo alla profonda trasformazione del mondo del lavoro”.

(ADNKRONOS)