Covid, Rt e incidenza in lieve aumento: dati ultima settimana

(Adnkronos) – Risale, anche se di poco, la curva dei casi Covid in Italia. “L’indice di trasmissibilità (Rt) calcolato con dati aggiornati al 26 giugno e basato sui casi con ricovero ospedaliero, al 18 giugno, è pari a 1,15 in lieve aumento rispetto alla settimana precedente (Rt 0,99 all’11 giugno); l’incidenza di casi Covid diagnosticati e segnalati nel periodo 20-26 giugno è pari a 4,6 casi per 100mila abitanti, in lieve aumento rispetto alla settimana precedente (3,5 casi per 100mila abitanti nella settimana precedente); l’occupazione dei posti letto in area medica è pari a 1,2%, stabile rispetto alla settimana precedente (1,2%); stabile anche l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 0,3%, rispetto alla settimana precedente (0,3% al 19 giugno)”. E’ quanto emerge dal monitoraggio settimanale dei casi Covid della Cabina di regia Iss-ministero della Salute.  

“Le fasce di età che registrano il più alto tasso di incidenza settimanale sono 70-79, 80-89 e over 90 anni. L’incidenza settimanale è stabile nella maggior parte delle fasce d’età. L’età mediana alla diagnosi è di 63 anni, stabile rispetto alla settimana precedente”, spiega il report.  

In Italia dal 20 al 26 giugno sono stati registrati 2.504 nuovi casi di Covid, in aumento rispetto ai 2.085 della settimana 13-19 giugno. I nuovi decessi salgono da 14 a 21 come riporta l’ultimo bollettino pubblicato sul sito del ministero della Salute. Crescono i tamponi, da 77.305 a 79.276, e il tasso di positività: dal 2,7% al 3,2%. Nella tabella aggiornata regione per regione spicca la riga del Lazio: 576 nuovi casi (il dato più alto dell’ultima settimana), rispetto ai 471 dei 7 giorni precedenti. Zero i morti, contro 1 nel periodo 13-19 giugno. Aumentano i tamponi (da 8.895 a 9.365) e il tasso di positività passa da 5,3% a 6,2%. 

Il Lazio da molte settimana è la regione con l’incidenza di casi Covid più alta. “L’incidenza settimanale (20-26 giugno) dei casi diagnosticati e segnalati risulta in lieve aumento nella maggior parte delle Regioni e province autonome rispetto alla settimana precedente. L’incidenza più elevata è stata riportata nella regione Lazio (10 casi per 100mila abitanti) e la più bassa in Basilicata (0,2 casi per 100mila abitanti)”, quanto emerge dal monitoraggio.  

“In base ai dati di sequenziamento disponibili nella piattaforma nazionale I-Co-Gen (dati estratti al 23 giugno), JN.1, con i suoi sotto-lignaggi, rappresenta la variante predominante nell’ultimo mese di osservazione. In crescita la proporzione di sequenziamenti attribuibili a KP.3 (pari a 27,6% a maggio contro 3,8% ad aprile 2024). La variante KP.3 è oggetto di monitoraggio (Vum) da parte dell’Oms”, sottolinea ancora il report. 

“Nel periodo di monitoraggio nella settimana 20-26 giugno 2024, in Italia registriamo un lieve aumento dell’incidenza di nuovi casi identificati e segnalati con infezione da SarsS-CoV-2, ma si attesta sempre a livelli molto bassi e l’impatto sugli ospedali resta stabile e limitato. La nuova variante JN.1 si conferma predominante, come osservato anche in altri Paesi, ma non è particolarmente patogenica tanto che l’impatto sugli ospedali è irrilevante. Continueremo a seguire, come sempre con la massima attenzione, l’andamento epidemiologico”. Così in una nota il direttore generale della Prevenzione Sanitaria del ministero della Salute, Francesco Vaia. 

(Adnkronos – Salute)

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