Da Fanpage al G7, Schlein attacca Meloni dal Pride: “Con lei Italia crolla sui diritti”

È “gravissimo” che la premier Giorgia Meloni, “anziché rispondere, affrontare e prendere provvedimenti sul merito che emerge dell’inchiesta di Fanpage che rileva un problema molto grande alla base della sua giovanile di antisemitismo, razzismo e apologia del fascismo, abbia colto l’occasione per un attacco molto forte alla libertà di stampa e alla libertà dei giornalisti”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein, oggi a margine del Milano Pride. “È come se avesse detto che sarebbe stato meglio non venisse fuori. Invece i cittadini hanno il diritto di sapere quello che succede dentro al partito che esprime la presidente del Consiglio di questo Paese. Ed è incredibile che non abbia trovato la forza di prendere le distanze e cacciare queste persone dal suo partito”, ha aggiunto la leader dem.

“Durante questo anno e mezzo di governo Meloni l’Italia è scivolata alla 36eiesima posizione su 48 nella classifica sui diritti Lgbtqia+. Non lo possiamo accettare, vogliamo portare l’Italia nel futuro e pienamente in Europa”, le parole di Schelin prima della partenza del corteo.

“Vogliamo il matrimonio egualitario perché l’amore non si discrimina e non lasceremo decidere alla destra chi abbiamo il diritto di amare”, ha detto la segretaria dem. “Serve una legge per non lasciare soli i sindaci sul riconoscimento delle coppie omogenitoriali”, ha aggiunto.

E ancora: “Al G7 si è persa un’occasione per colpa del governo italiano. Mancano le parole ‘identità di genere’ e ‘orientamento sessuale’ nella dichiarazione finale. Un passo indietro clamoroso”, ha evidenziato la dem.

E sul Pride, dice, “sarà anche oggi una giornata di partecipazione per i diritti di tutti, per i diritti Lgbtqia+ che sono fondamentali e come tali vanno riconosciuti”. “Ci sono 7 parate oggi, è una giornata di orgoglio e di visibilità per le battaglie dei diritti, a partire da quello per una legge contro la omobilesbotransfobia, continua a essercene bisogno davanti alle tante e troppe aggressioni e discriminazioni che queste persone vivono ogni giorno”, ha detto Schlein, accompagnata dall’europarlamentare Alessandro Zan.

“Io sono sempre felice quando c’è il riconoscimento dell’eguaglianza”, ha poi aggiunto commentando le parole di Marina Berlusconi al Corriere della Sera sui diritti civili.

“Devo dire che dovrebbe essere una cosa molto più trasversale di quella che è perché ci sono altri Paesi dove pure le destre sono arrivate al governo e non hanno modificato gli avanzamenti importanti come il matrimonio egualitario, quindi non si capisce perché la destra italiana è decisa a rimanere quella più indietro in assoluto in Europa su questi temi e a contrastare questi diritti fondamentali”, ha osservato Schlein.

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(ADNKRONOS)