Ferrari, Elkann: “Diventerà elettrica senza perdere l’anima”

Una Ferrari elettrica è “un’altra grande opportunità, non è un obbligo né un rischio. Inventare è creare emozioni. Se ci volessero criticare potrebbero dire: ‘Perché non avete ancora prodotto un’elettrica?’. Ci siamo presi del tempo per fare la migliore elettrica possibile“. “Il rumore è legato a un’emozione: Von Karajan diceva così perché era un grande amante della guida. Chi sarà al volante della nostra elettrica proverà emozioni altrettanto forti, in modo diverso. Anche il silenzio della natura può dare sensazioni forti, come nella vela“. Ad affermarlo, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, è il presidente di Ferrari, John Elkann.

Per quanto riguarda lo scetticismo sulle auto elettriche in generale, Elkann spiega: “Dipende da cosa viene proposto. Esco un attimo dal pianeta Ferrari: da qui al 2030 avremo vetture elettriche molto meno care, e quando arriverà quel momento non ci porremo neanche il problema della scelta. Tornando alla Ferrari: non ci sogneremo mai di togliere il motore dodici cilindri a chi lo vuole”.

L’E-building, il nuovo stabilimento che abbiamo inaugurato la scorsa settimana – sottolinea ancora Elkann-, è la sintesi di un impegno che riguarda insieme le persone, la tecnologia e l’ambiente. Anche grazie ai suoi 3.000 pannelli solari, entro la fine dell’anno sarà interamente alimentato da energia rinnovabile, avvicinandoci a un obiettivo importante: creare auto straordinarie nel rispetto dell’ambiente, che portano nel mondo l’eccellenza italiana a partire da qui, a Maranello. Per questo stiamo rafforzando l’impegno che ci lega al nostro territorio, collaborando con la scuola fondata da Enzo Ferrari, l’istituto che porta il nome di suo figlio Dino”.

Per quanto riguarda all’eventuale arrivo del direttore tecnico della Red Bull, Adrian Newey nella scuderia, Elkann spiega: “Ci sono tante valutazioni, bisogna fare attenzione. Va trovato il giusto momento in cui fare le cose, come è successo con Hamilton. Con lui c’è stata una convergenza di intenti che ha consentito di lavorare insieme. Esistono tante possibilità, Newey o altri, bisogna valutare bene se ci sono le condizioni. Vanno capiti quali sono il livello di motivazione e la capacità di creare cose nuove piuttosto che replicarne altre”.

Per quanto riguarda il fatto che la Ferrari non vince un titolo dal 2008 in Formula Uno, Elkann risponde: “Lavoriamo sempre per quell’obiettivo: quest’anno abbiamo visto dei progressi e anche delle difficoltà. Abbiamo bisogno di continuare a crescere: va trovato l’equilibrio fra la valorizzazione delle tante persone capaci qui dentro, un aspetto che sottolineo con forza, e la possibilità di attrarre nuovi talenti. È stato bello sentire un’ingegnere appena arrivata dalla Red Bull parlare del nostro potenziale. È la conferma che c’è una grande voglia di venire in Ferrari”.

(ADNKRONOS)