LOTTA ALLO SPACCIO E CONTROLLI SU STRANIERI IRREGOLARI. PUSHER GIÀ RIMPATRIATO NEL 2021, SOSPETTATO DI PRESUNTA VIOLENZA SESSUALE, ARRESTATO E CONDOTTO IN CARCERE. CATTURATO 44ENNE DELLO SRI LANKA, CONDANNATO PER MALTRATTAMENTI AI DANNI DELLA MOGLIE.

Prosegue l’azione di contrasto dei reparti operativi della Questura di Padova nella lotta allo spaccio su strada ed alla presenza irregolare di stranieri dediti ad attività criminali. Obiettivo perseguito quotidianamente in particolare dai polizotti della Sezione Criminalità Diffusa della Squadra Mobile.

L’arresto più significativo lo hanno operato nel pomeriggio di sabato, nei confronti di un 23enne tunisino già ben noto agli archivi di polizia. Gli agenti sono riusciti a beccarlo in flagranza di spaccio in via Venezuela, all’interno di un’area boschiva. Lo hanno sorpreso a vendere 3 involucri di eroina ad un 38enne, in cambio di 120 Euro. All’interno del marsupio che portava addosso, gli hanno rinvenuto e sequestrato ulteriori 15 involucri della stessa droga, per un totale complessivo di 35 grammi, un bilancino, un cutter, e la somma in contanti di 4.540 euro.  È stato lo stesso acquirente a riferire poi di aver acquistato dal medesimo pusher quantitativi analoghi anche nel decorso anno, circa una volta al mese. Il tunisino è stato arrestato e su disposizione del P.M. di turno della Procura tradotto presso la locale casa circondariale. Era stato già espulso nell’agosto 2021 e rimpatriato il settembre dello stesso anno con volo charter diretto in Tunisia. Il settembre del 2022 era nuovamente approdato clandestinamente sulle coste dell’isola di Pantelleria. Benché arrestato nella flagranza del reato dalla Polizia di Trapani, per reingresso illegale, era riuscito a far perdere le proprie tracce così ottenendo che il Tribunale di Marsala dichiarasse il non doversi procedere nei suoi confronti per mancata conoscenza del processo. Ad agosto 2023 e ancora il febbraio scorso aveva ricevuto dal Questore di Padova degli Ordini di allontanamento dal territorio nazionale, in attesa di poter procedere nuovamente al suo effettivo rimpatrio. Nel primo caso era stato individuato quale presunto responsabile di una violenza sessuale consumata ai danni di una ragazza 26enne canadese. Era la mattina del 12 agosto quando quest’ultima venne notata da alcuni cittadini correre seminuda lungo l’argine del Piovego in cerca di aiuto. A prestarle soccorso erano stati degli addetti alla raccolta rifiuti, che transitavano in quel momento col proprio mezzo. La ragazza era visibilmente agitata e probabilmente sotto l’alterazione di alcool o sostanze stupefacenti. Agli agenti intervenuti aveva riferito di essersi appartata con il soggetto di origini nord-africane con l’intento di fumare una sigaretta, ma quest’ultimo aveva tentato di avere un rapporto sessuale contro la sua volontà, riuscendo a sfilarle i pantaloni e gli slip. Era riuscita però a divincolandosi ed a scappare in direzione di Porta Portello attirando l’attenzione dei residenti. Seppure individuato nell’immediatezza, il tunisino non poté essere arrestato, poiché la ragazza rifiutò le cure mediche e non intese sporgere querela.

A febbraio scorso era stato sorpreso ad occupare abusivamente un immobile di proprietà del Comune di Padova in via Vigonovese. In quella circostanza con sé aveva qualche grammo di marijuana ed hashish, assieme a diverso materiale per il confezionamento e due coltelli. In precedenza, nel mese di novembre, sempre in via Vigonovese, aveva tentato di sottrarsi ad un controllo di Polizia fuggendo assieme ad altro complice in sella ad una bici. Dopo essere stato raggiunto, anche in quel caso in via Venezuela, ingaggiava uno scontro fisico con gli agenti, colpendone uno con calci e pugni e tentando di mordergli una mano.

Ad essere stati sorpresi in flagranza del reato di spaccio sono stati pure altri due stranieri irregolari, anche loro dichiaratisi tunisini. L’uno, 24enne incensurato, è stato rintracciato nel corso di controlli disposti dal Questore proprio in tema di immigrazione clandestina. Gli agenti della Squadra Mobile lo hanno trovato all’interno di un’abitazione di Pernumia (PD) e sorpreso in possesso di 6 dosi di cocaina. Gli hanno sequestrato pure un coltello intriso della medesima sostanza e la sequestro di droga e denaro in via Calzettasomma in contanti di 1.300 Euro suddivisa in banconote da 100 Euro. Accompagnato negli uffici della Questura per l’identificazione e denunciato in stato di libertà, è stato espulso e accompagnato al Centro per Rimpatri di Gradisca d’Isonzo.

Anche lui incensurato, un 21enne tunisino è stato invece individuato dai poliziotti in via Calzetta. Lo hanno visto cedere in cambio di denaro un involucro contenente hashish ad un 46enne. Durante il controllo ha provato a disfarsi di altri 5 grammi circa della stessa sostanza.

Infine un rintraccio ed arresto di un 44enne originario dello Sri Lanka, con precedenti di polizia per reati contro la persona. È stato controllato in zona Stanga ed è risultato destinatario di ordine di cattura emesso appena la settimana precedente dalla Procura della Repubblica di Padova in relazione ad una condanna ad anni 2 e mesi 6 di reclusione per maltrattamenti in famiglia commessi dal 2019 al 2023 ai danni della moglie convivente, vittima di continue ingiurie, minacce di morte, nonché di calci e pugni, anche in presenza dei figli minori. Per ciò gli era stato revocato dal Questore il permesso di soggiorno di lungo periodo. L’uomo è stato arrestato e ristretto presso la casa di reclusione di Padova.

(Questura di Padova)