Remind: “Definire via italiana a sostenibilità patrimonio immobiliare pubblico e privato”

“Nei prossimi due anni è fondamentale definire una ‘via Italiana’ alla sostenibilità del patrimonio immobiliare pubblico e privato”. Ad affermarlo all’Adnkronos è il presidente di Remind, Paolo Crisafi commentando la direttiva Epbd (Energy performance of building directive). La direttiva ‘case green’ ha come obiettivo la totale decarbonizzazione entro il 2050 attraverso la riqualificazione del patrimonio edilizio europeo e il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici che attualmente, secondo i dati forniti, rappresentano il 40% del consumo di energia finale e il 36% delle emissioni di gas a effetto serra legate all’energia. Sempre secondo i dati forniti dall’Ue quasi il 75% degli edifici esistenti è inefficiente sotto il profilo energetico e richiederà, nei prossimi anni, ristrutturazioni energetiche su vasta scala. L’8 maggio scorso la direttiva ‘case green’ è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue e a partire da quella data i 27 paesi membri dell’Ue hanno esattamente 2 anni di tempo per recepirla.

“Il testo approvato dalla Commissione e promulgato nella gazzetta ufficiale dell’Ue – sottolinea Crisafi – è il frutto di una trattativa molto lunga e complessa che ha visto una graduale rimodulazione dei tempi e dei modi di efficientamento del vasto parco immobiliare”. Il lavoro di mediazione svolto insieme al ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto “per attutire le derive ideologiche della direttiva è stato fondamentale”, spiega. Ora, rileva il presidente di Remind entro i prossimi due anni, “insieme ai settori produttivi e alle istituzioni abbiamo la possibilità di definire una via Italia alla sostenibilità per quello che riguarda il vastissimo e bellissimo patrimonio immobiliare pubblico e privato che abbiamo l’onore di possedere. Un patrimonio di inestimabile valore economico, sociale e culturale”.

Grazie anche al lavoro della cabina di regia istituita presso il Mef guidato dal ministro Giancarlo Giorgetti e di cui si occuperà il sottosegretario Lucia Albano, sottolinea Crisafi, “abbiamo la grande opportunità di dare un’impronta di visione politica all’efficientamento energetico, alla valorizzazione, alla riqualificazione urbana, rivolta soprattutto alle fasce di popolazione più fragile, più bisognosa, come giovani, anziani e tutti quei cittadini che versano in condizioni di difficoltà. Tutto ciò sarà possibile considerato anche il grande impegno del ministro delle Imprese Adolfo Urso e del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Frattin che hanno appena riaperto la strada per un futuro libero dai carburanti fossili entro il 2050 con l’approvazione del Dl ‘Materie prime critiche’ che introduce un nuovo approccio sistemico per l’approvvigionamento di materie prime critiche e strategiche. Un modello perfettamente in linea con quanto portato avanti dal Governo a guida del Presidente Giorgia Meloni e dei Vicepresidente Antonio Tajani e Matteo Salvini fin dal giorno del suo insediamento, affinché la sostenibilità non sia soltanto ambientale, ma anche sociale e culturale. Remind insieme ai suoi Partner, ora e come sempre, per sua innata vocazione resta a disposizione delle Istituzioni e dei cittadini per contribuire alla crescita della Nazione in Europa e nel mondo”.

In Italia, sottolinea il presidente di Remind in merito agli edifici che dovranno essere ristrutturati, “complessivamente, il 55% della riduzione dei consumi energetici deve essere ottenuto tramite la ristrutturazione degli edifici con le prestazioni inferiori. Entro il 2030, le ristrutturazioni dovranno coinvolgere il 15% degli immobili non residenziali e, entro il 2033, il 26% degli edifici di classe energetica più bassa. Secondo le definizioni della direttiva, il 43% degli immobili meno efficienti dovrà essere riqualificato dal punto di vista energetico. In Italia, secondo i dati Istat, vi sono circa 12 milioni di edifici residenziali. Pertanto, sarà prioritario intervenire sui circa 5 milioni di edifici con le prestazioni più scadenti, ognuno dei quali composto da una o più unità immobiliari”.

“Sono esclusi dagli obblighi previsti dalla nuova Direttiva Epbd – sottolinea Crisafi – i seguenti immobili: edifici vincolati e protetti, immobili storici, edifici temporanei, chiese, abitazioni indipendenti con superficie < 50 m2, case vacanza, ovvero le seconde case occupate per meno di 4 mesi/anno. Inoltre è prevista anche la possibilità di esentare l’edilizia sociale pubblica, qualora i lavori di riqualificazione farebbero aumentare gli affitti in modo sproporzionato, rispetto al risparmio conseguibili nelle bollette energetiche”.

Per quanto riguarda i costi, il presidente di Remind ricorda che “è stato presentato l’Energy Efficiency Report 2024, elaborato dall’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano con cui Remind ha un protocollo di intesa. Secondo il modello sviluppato da Politecnico, per intervenire sul 43% degli edifici di classe G in Italia – osserva Crisafi-, sarebbero necessari investimenti compresi tra 93 e 103 miliardi di euro. Inoltre, per raggiungere pienamente gli obiettivi prefissati, è fondamentale effettuare interventi analoghi sugli edifici appartenenti alle altre classi energetiche”. Questo, spiega, “porterebbe il costo complessivo degli investimenti necessari a una cifra tra 169 e 187 miliardi di euro. Ma ci sono altre previsioni che si differenziano in base a ciò che si prende in considerazione, dalla tipologia di immobile o da chi dovrà essere pagata. Una stima più accurata sarà sicuramente disponibile nel Piano Nazionale di Ristrutturazione degli Edifici. Quello che è certo è che l’Italia metta in atto misure concrete per assicurare che ogni cittadino possa usufruire di incentivi e agevolazioni, in modo da conformarsi alle nuove normative che saranno stabilite nei prossimi mesi nel decreto di recepimento. Tutto questo cercando di evitare gli errori del passato, come nel caso del superbonus che, come sostiene Banca d’Italia, i benefici sono stati più bassi rispetto ai costi sostenuti per le agevolazioni”.

(ADNKRONOS)