Le “Faccende complicate” di Valerio Lundini su Rai Play, storie reali e surreali


‘Trovare casa è un problema’, ‘Quel gioco che ricorda la dama’, ‘Diventare, perché no?, ricchissimi’, ‘Villeggiature romane’, ‘Le famigerate bolle filtro’, ‘Basta, me ne vado in Albania’, sono fra i titoli delle puntate
Roma, 11 gen. “Punto sulla fascia giovanile perché ci tiene la Rai e punto sulla fascia adulta e benestante perché ci tengo io, in modo tale che questo pubblico che può spendere possa venire poi a teatro e pagare il biglietto per vedere i miei spettacoli…”. Come sempre sospeso tra realtà e finzione, verità e invenzione, ironia e malinconia, Valerio Lundini presenta nella sede della Rai, alla sala Zavoli, il suo programma ‘Faccende complicate’, di cui è al tempo stesso autore, regista e protagonista, che a partire dal 12 gennaio e fino al 26 del mese andrà in onda in esclusiva su Rai Play, tre puntate di circa 25 minuti ciascuna ogni venerdì e quattro per l’ultimo appuntamento televisivo, per un totale di dieci capitoli, prodotti da Simona Ercolani per la Stand By Me.
‘Trovare casa è un problema’, ‘Quel gioco che ricorda la dama’, ‘Diventare, perché no?, ricchissimi’, ‘Villeggiature romane’, ‘Le famigerate bolle filtro’, ‘Basta, me ne vado in Albania’, sono fra i titoli delle puntate. “I titoli sono davvero belli, sono più belli i titoli delle puntate del programma…”, autoironizza Lundini, reduce dal successo in tv della trasmissione ‘La pezza di Lundini’. “Pensavo che la differenza fra un programma in studio e uno itinerante, in strada, era che nel secondo caso si lavora di meno, perché bene o male, andando in giro, una mezzoretta da mandare in onda la trovi… ma mi sono accorto che per ogni puntata bisogna poi lavorarci per tre, quattro giorni!”.
E poi, confessa il conduttore, “non volevo fare un altro programma da studio, perché ho pensato che il pubblico poteva dire ‘era meglio il primo’ oppure ‘questo è uguale al primo’ o anche ‘questo è meglio del primo’ e non era bello per quello precedente… Così, ho scelto di fare una cosa del tutto nuova”. Una ‘cosa’ che lo ha portato in giro per l’Italia, da Roma a Milano, da Napoli a Riccione, da Torino a Bellaria e poi fino a Tirana, in Albania, per incontrare persone eccentriche o che avessero da raccontare storie curiose, assurde: appunto le ‘faccende complicate’ richiamate dal titolo della trasmissione.
“Vogliamo intercettare soprattuto i giovani della generazione Z e i millennials, cioè il pubblico più difficile da recuperare per la tv generalista e lineare”, spiega Maurizio Imbriale direttore Rai per i contenuti digitali e transmediali. L’intenzione dichiarata è quella di raccontare il Paese attraverso la lente deformante e surreale ma al tempo stesso reale di Valerio Lundini.
(di Enzo Bonaiuto)

(Adnkronos)