Una piazza aperta al centro del padiglione Italia a Francoforte

Un grande spazio aperto, circondato da portici, colonne e gradinate: è la “piazza italiana”, progettata dall’architetto Stefano Boeri, che sarà al centro del progetto del padiglione Italia della 76/a edizione della Frankfurter Buchmesse, pensata come simbolo della cultura, della letteratura italiana e delle sue più alte espressioni. Dopo 36 anni, l’Italia torna ad essere Ospite d’Onore della Fiera del libro di Francoforte, il più grande evento di riferimento per il mondo dell’editoria, in grado di attirare 300.000 visitatori, che quest’anno si terrà dal 16 al 20 ottobre.

Per questa edizione, lo studio Stefano Boeri Interiors è stato incaricato dal commissario straordinario Mauro Mazza a progettare l’allestimento degli oltre 2.300 metri quadri dedicati al patrimonio culturale e all’editoria italiana. Il progetto del padiglione Italia è stato illustrato questa mattina da Stefano Boeri, presso la Literaturhaus Frankfurt nel corso della conferenza stampa di presentazione ufficiale della presenza italiana a Francoforte.

In coerenza con il motto “Radici nel futuro”, il progetto di Boeri si ispira “alla piazza come principio generatore della città italiana”, invitando i visitatori della Fiera a scoprire le ultime novità editoriali e letterarie, muovendosi tra i tavolini, i portici, 33 colonne e gli androni di una piazza, dove si potrà anche prendere un caffè o ascoltare musica. Il padiglione, che nasce da un’idea condivisa con lo storico dell’arte Giovanni Agosti, si articolerà infatti attorno ad una vera e propria piazza centrale, coronata da una serie di elementi architettonici: i portici che ne determinano il perimetro; le colonne, di cui alcune decorate con dettagli storico-architettonici, che segnano il ritmo del porticato; i gradini che ne circoscrivono l’area, diventando anche una sorta di seduta informale sulla quale distribuirsi in maniera libera e spontanea, come accade nelle piazze dei centri storici italiani.

Luogo identitario per eccellenza, la piazza non è soltanto una costruzione urbanistica, ma è lo spazio canonico dell’incontro, delle relazioni informali, dell’imprevedibilità della vita quotidiana. La “piazza” disegnata per la Fiera di Francoforte da Boeri sarà dunque il cuore pulsante del ricco palinsesto di appuntamenti, lecture e incontri dei quattro giorni della Fiera, e il luogo in cui ritrovarsi, raccogliersi, sedersi per leggere un libro o assistere ad un evento, oppure semplicemente riposarsi e conversare, dopo aver visitato gli spazi circostanti.

Le stanze perimetrali del padiglione Italia, che si aprono tutte sulla piazza, sono distinte da funzioni diverse, toni cromatici propri e da specifiche caratteristiche allestitive, progettate anche per aiutare il visitatore ad orientarsi. Ognuno di questi ambienti ospiterà esposizioni o attività pensate per avvicinare il pubblico internazionale ad alcune delle più rilevanti espressioni contemporanee della cultura italiana.

La selezione dei contenuti, realizzata dal Commissario straordinario Mazza e dal suo team, prevede un’ampia varietà di presenze culturali. Due sale adiacenti esporranno “Sotto un cielo antico”, la mostra curata dal Ministero della Cultura, in cui osservare le più grandi opere di arte antica appartenenti ai musei nazionali italiani. Una stanza ricorderà Niccolò Machiavelli, autore del “Principe”, in vista del 500esimo anniversario della sua scomparsa che cadrà nel 2027 e una successiva racconterà Aldo Manuzio, considerato tra i più grandi editori di tutti i tempi e il precursore del libro in formato tascabile.

Distinto dal preponderante elemento vegetativo, “Library of 600 books” è uno spazio così chiamato perché raccoglierà 600 volumi tradotti dal tedesco all’italiano, che, come da tradizione, al termine della manifestazione, saranno donati al Paese Ospite d’Onore.

“GO!25” sarà un ambiente dedicato a celebrare Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura 2025, mentre il “Caffè Letterario” sarà un piccolo auditorium destinato a conferenze e incontri. Per finire, “Reading in the dark” è una stanza che accoglierà un’installazione audio al buio, concepita sia per convogliare la sensibilità dei visitatori verso la lettura per i non-vedenti e verso temi dell’accessibilità per tutti, sia per avvicinare il pubblico all’esperienza degli audiolibri.

(ADNKRONOS)