CHIUSO NEGOZIO ETNICO IN RIVIERA BUSINELLO. SORPRESO A SOMMINISTRARE ALCOLICI AI MINORI

Nella mattinata odierna, 29 maggio, è stato notificato da personale della Squadra Amministrativa della Questura di Padova, il provvedimento a firma del Questore della Provincia di Padova di sospensione della licenza di vendita di prodotti del settore alimentare e non, al titolare di un negozio di alimentari etnico ubicato in Riviera Businello, ai sensi dell’art. 100 TULPS.

Alla base della decisione vi è la necessità di impedire, attraverso la temporanea chiusura del locale, il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale venutasi a creare nel tempo, a causa di condotte illecite rilevate nei pressi ed all’interno del citato kebab.

In particolare, nel corso del pomeriggio di sabato 22 maggio, a seguito delle segnalazioni pervenute alla Questura da parte dei residenti circa la possibile somministrazione di alcolici a minori da parte del gestore, gli agenti della Squadra Amministrativa, dopo breve attività di appostamento, hanno effettivamente rilevato che il titolare dell’esercizio in questione aveva venduto lattine di birra a 3 minori di 13 e 14 anni.

Dopo aver identificato i minori, gli agenti della Squadra Amministrativa procedevano altresì al controllo dell’esercizio: dall’attività ispettiva è emerso altresì che nel negozio non era esposta la licenza e che erano posti in vendita prodotti scaduti di validità, violazioni per le quali sono previste sanzioni amministrative per un importo complessivo pari a € 1.900.

Durante il controllo, gli agenti riscontravano un continuo via via di minori che tentavano di accedere all’interno del negozio e che, notando la presenza delle Forze dell’Ordine, si allontanavano.

Per quanto riguarda la somministrazione degli alcolici ai minori, il titolare è stato deferito all’Autorità Giudiziaria ai sensi dell’art. 689 c.p.

Considerata pertanto la necessità di provvedere con urgenza alla chiusura temporanea dell’attività, per interrompere la complessiva situazione di illegalità e pericolo, la licenza del titolare dell’esercizio, cittadino del Bangladesh del 1996, è stata sospesa per 30 giorni.

(Questura di Padova)