Aborto. Attivista imbratta vetrina di Pro Vita Famiglia in pieno giorno. Coghe: tredicesimo attacco in meno di 3 anni

6 giugno 2024. Oggi per la tredicesima volta e in pieno orario lavorativo la sede nazionale, a Roma, di Pro Vita & Famiglia Onlus è stata nuovamente imbrattata da attivisti abortisti, tra cui una sedicente artista che sui propri social si autodefinisce “zecca rosa”. La donna, accompagnata da altre persone tutte a volto scoperto e da un cameraman di Alanews evidentemente preallertato, ha prima gettato della colla sulla vetrina esterna della sede e poi affisso un manifesto da lei stessa realizzato con slogan abortisti e immagini di pugni chiusi. I dipendenti della Onlus che lavoravano all’interno dell’ufficio sono immediatamente usciti per strada e hanno rimosso il manifesto, diffidando la donna dal continuare a imbrattare la sede e invitandola a mantenersi a distanza mentre venivano chiamate le forze dell’ordine. La donna ha iniziato a inveire con slogan pro-aborto protestando perché secondo lei si stava violando la sua “libertà di espressione” e “censurando” la sua “arte”. Il gruppo si è allontanato poco prima dell’arrivo degli agenti di pubblica sicurezza, che hanno acquisito i video ripresi dai presenti tramite smartphone. “Ormai ci rechiamo in ufficio ogni giorno sapendo che potremmo subire un nuovo attacco, visto il crescendo nella frequenza di azioni vandaliche, violente e intimidatorie: quello di oggi è il tredicesimo atto vandalico in meno di tre anni”, afferma il portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus Jacopo Coghe. “Attivisti e collettivi abortisti e arcobaleno stanno fomentando un odio violento e ingiustificato contro di noi e questo è gravissimo. Ci tuteleremo nelle sedi opportune e ci aspettiamo dalla politica tutta, senza distinzioni di partito, solidarietà nei nostri confronti e dei nostri dipendenti e denuncia di quanto accaduto”.

Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus

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