RIFLESSI DELL’INDAGINE DI CONFCOMMERCIO VENETO E UNIONCAMERE DEL VENETO SULLA PROVINCIA DI PADOVA

Patrizio Bertin (Presidente Ascom): “Tutto bene, non fosse per l’inflazione che contrae i consumi”

“Tutto bene, non fosse per l’inflazione che continua ad impattare negativamente sulle spese”.
Patrizio Bertin, da presidente regionale di Confcommercio Veneto, si è espresso in questi termini per commentare l’indagine sui consumi estivi condotta dalla sua organizzazione con Unioncamere Veneto.
Da presidente provinciale di Confcommercio Ascom Padova, scende più nel dettaglio.
“Per quanto riguarda Padova ed il suo territorio – precisa il presidente – l‘inflazione è il fattore che più angustia i nostri concittadini e il livello di preoccupazione è il maggiore di tutte le province venete. Ci conforta comunque il fatto che il 72% dei corregionali dichiara che, ad esempio per la stagione dei saldi che comincerà con luglio, il 72% confermi o migliori il budget di spesa rispetto allo scorso anno”.

Tornando all’inflazione, se infatti sono il 77% i cittadini bellunesi preoccupati dalla variazione verso l’alto dei prezzi, i veneziani lo sono per l’82%, mentre a Treviso, Vicenza e Rovigo la preoccupazione sale di un punto: 83%. Verona è all’84% ma solo Padova raggiunge il top dell’86%.
“Il ceto medio padovano – spiega Bertin – vede con preoccupazione l’erodersi della capacità di spesa che, in qualche misura, si trasferisce anche sui viaggi e sulle vacanze del prossimo trimestre”.

Fissata al 64% la percentuale dei veneti che viaggerà nel periodo estivo (Verona al 76%; Treviso al 66%; Belluno al 62%; Venezia al 61%; Vicenza al 60% e Rovigo al 53%), Padova si attesta un punto sotto media col suo 63%, ma è significativo che il 29% resti in Veneto (quando i veronesi sono al 20%) e il 63% scelga una località italiana ma fuori regione. Meglio la situazione se si guarda alla vacanza all’estero che i padovani scelgono nel 38% dei casi, un po’ sotto i vicentini che andranno oltre confine per il 40%.

E a proposito di viaggi e vacanze, incuriosisce la motivazione che determina la scelta della località: il 68% punta deciso sulla tranquillità e il relax in un ambiente salutare (comunque mare per il 43% e montagna per il 33% degli intervistati). Cerca esperienze nuove il 13%, mentre il 10% sceglie la cultura (le città d’arte sono preferite dal 14%). Il 4% non si nasconde e opta per luoghi dove l’enogastronomia dà grandi soddisfazioni al palato, mentre un risicato 2% intende divertirsi con l’obiettivo di fare nuove conoscenze.
“E’ un quadro molto variegato – conclude Bertin – che ci fa credere che un rilancio dei consumi, che attualmente sono in una fase di stagnazione, possa riprendere vigoroso dal momento che sono proprio i consumi il vero “buster” della nostra economia di concerto col turismo che, lo ricordiamo, ci vede primeggiare tra tutte le regioni italiane con ben il 16% del totale”.

PADOVA 10 GIUGNO 2024

 

(Ascom Padova)