FAVOLOSE: EUROPEI D’ORO E D’ARGENTO PER NEITA E HUNT

Le due sprinter di Assindustria Sport brillano a Roma: Daryll è seconda per un centesimo nei 200, Amy finalista nei 100. E assieme conquistano la medaglia più preziosa con la staffetta 4×100 britannica.

Favolose. Come altro definire Daryll Neita e Amy Hunt? Le due sprinter britanniche, che a livello di club indossano la maglia di Assindustria Sport, allenate al Colbachini da coach Marco Airale, tornano dagli Europei di Roma 2024 con risultati eccezionali: l’oro vinto con la staffetta 4×100 di cui sono state quarta e terza frazionista, a cui aggiungere l’argento dei 200 per Neita e la finale dei 100 per Hunt. E tutta la società gialloblù non può che congratularsi con loro.

La staffetta è stata una delle ultime gare della rassegna capitolina. E il sipario è calato tra gli applausi. Dina Asher-Smith (oro sui 100) in avvio, Amy Hunt (settima sui 100 in 11”15, dopo l’11”13 della semifinale) nella terza frazione e Daryll Neita (argento sui 200) a chiudere, con Desiree Henry sul contro-rettilineo a completare il quartetto. La Gran Bretagna partiva da super favorita e va a prendersi l’oro in 41”91, miglior tempo europeo stagionale (parziali da 11”23 per Asher-Smith, 10”30 Henry, 10”24 Hunt, 10”14 Neita). Alle loro spalle la Francia in 42”15 (argento), mentre il bronzo va all’Olanda (42”46) che supera nel finale la Svizzera, poi squalificata perché l’ultima frazionista Sarah Atcho-Jaquier perde il testimone prima del tuffo sul traguardo.

Daryll ritrova così il sorriso dopo che la finale dei 200 aveva ferito il suo orgoglio: lì c’era stato il duello tra lei, in corsia otto, e Mujinga Kambundji (Svizzera) in corsia sei, con l’elvetica campionessa in carica a concedere il bis con un solo centesimo di margine, 22”49 a 22”50 (+0.7), season best per entrambe. Neita ha espresso la sua delusione per aver visto sfumare l’oro per soli 0,01 secondi in una gara emozionante, che si è conclusa con un fotofinish: «Sono davvero delusa perché volevo davvero quella medaglia», ha dichiarato al traguardo la campionessa di Assindustria Sport. «Sono arrabbiata con me stessa perché sono venuta qui per l’oro. So quanto avrei voluto ottenerlo». Poi, però, è arrivato il successo della staffetta. A illuminare una stagione che potrebbe regalarle molte altre soddisfazioni internazionali…

(Assindustria Padova)