Dalla pietra all’Ia, la storia delle armi in ‘200 generazioni’ di Breccia ed Ercolani

L’umanità, nella sua lenta evoluzione, è passata dall’uso dei primi utensili di pietra ad armi sempre più efficaci e dirompenti. Strumenti di difesa e non solo che hanno accompagnato lo sviluppo del genere umano dal paleolitico fino ai nostri giorni. Fino, soprattutto, alla nascita dell’Intelligenza Artificiale. Dagli archi alle fionde, così come dalle lance alle spade, il percorso che le armi hanno compiuto nella storia dell’umanità per approdare ai missili e ai sistemi più avanzati è stato lungo e progressivo. Un itinerario iniziato quando l’idea di servirsi di arnesi in grado di difendersi è balenata nella mente degli ominidi. Un itinerario che Gastone Breccia, docente di Storia bizantina e Storia militare antica all’Università di Pavia e Alessandro Ercolani, ingegnere elettronico, top manager di numerose industrie internazionali in ambito industria, aerospazio e difesa, ripercorrono nel saggio ‘200 generazioni. Dalla pietra all’Ia: storia delle armi nella storia dell’umanità’, pubblicato da Il Mulino.

“Ci sono volute molte migliaia di anni – scrivono nella premessa i due autori – per portare l’umanità dall’uso di utensili in pietra scheggiata a complesse macchine in grado di pensare autonomamente, dotate di un patrimonio di conoscenza superiore a quello dell’umanità stessa”. Un viaggio che i due autori analizzano a partire da un aspetto “controverso” e “cruciale”. Ovvero “come l’essere umano sia riuscito, partendo da una punta di pietra, a ideare e sviluppare nuove armi, funzionali ai bisogni essenziali, capaci di sconfiggere i nemici e di aiutarlo ad ampliare i suoi orizzonti”. Armi che rispondono ad esigenze diverse. Sono oggetti funzionali alla necessità di sconfiggere il nemico in guerra ma allo stesso tempo – annotano Breccia ed Ercolani – sono “fattore di progresso economico e sociale”.

Cominciando dall’età del bronzo del ferro e dell’acciaio, quando il concetto della guerra entrò nella storia dell’uomo, Breccia ed Ercolani esaminano i diversi passaggi della storia delle armi. Un viaggio scandito da diverse tappe: l’età del fuoco; l’età della massa e del movimento; l’era nucleare; l’era delle macchine e dell’intelligenza artificiale. “Lance, fionde, archi, catapulte, spade, fucili, la bomba nucleare e l’IA erano parte di questo grande viaggio dell’uomo creatore. Non erano mai state ‘male’. Forse erano state usate male. Erano state sempre parte di quella ricerca di progresso e benessere. Era stato sempre l’uomo a decidere'”, scrive Alessandro Ercolani nel capitolo finale del saggio intitolato ‘L’era delle macchine e dell’Intelligenza artificiale’.

(ADNKRONOS)