Pretattica azzurra, Spalletti nasconde l’11 anti-Spagna

Di Antonio Ricotta
GELSENKIRCHEN (GERMANIA) (ITALPRESS) – L’assist che arriva da Amburgo non è da sottovalutare. Tenerne conto, però, potrebbe essere un errore, o comunque servirebbe a poco. Inutile fare calcoli, ma dopo la prima partita della seconda giornata del gruppo B, la classifica dice Spagna e Italia a quota 3 dopo 90 minuti, Albania e Croazia con un punto e una partita in più. Furie rosse e azzurri possono chiudere il discorso con una giornata d’anticipo e assicurarsi anche la certezza del pass come prime della classe. Serve una vittoria, un pareggio lascerebbe qualsiasi discorso aperto negli ultimi 90′ con iberici e campioni d’Europa che avrebbero il vantaggio di due risultati su tre. Calcoli fatti, ma inutili, perchè il risultato di Amburgo può avere l’effetto di dare serenità ad entrambe le contendenti. Inoltre De La Fuente e Spalletti non sono tipi da accontentarsi. E’ una partita di grande tradizione, un ‘clasicò europeo e una sfida tra due scuole non troppo simili, ma neanche del tutto diverse.
Il ct azzurro, in conferenza stampa a Gelsenkirchen, ha stoppato le domande sulla formazione. Qualche ora dopo, nella rifinitura della vigilia e nei 15 minuti aperti alla stampa, ha preferito parlare alla squadra, per poi dare spazio al classico riscaldamento. Niente partitelle o pettorine, poi tutti fuori dall’Hemberg Stadion di Iserlohn, dunque, prove tattiche e di formazione nascoste. Il ct potrebbe confermare lo stesso 11 che ha debuttato contro l’Albania, del resto nell’incontro con i media ha più volte ribadito che l’Italia punterà sul suo gioco, che si preoccuperà più di quello che potranno fare i suoi ragazzi in campo, piuttosto che gli spagnoli dall’altra parte. C’è anche l’ipotesi di una possibile modifica a centrocampo, con l’inserimento di Cristante (al posto più di Pellegrini che di Frattesi) al fianco di Jorginho e lo spostamento di Barella qualche metro più avanti. In difesa si va verso la conferma della linea schierata contro l’Albania con Calafiori (Mancini l’alternativa) al centro al fianco di Bastoni, Di Lorenzo (Darmian sarebbe l’altra soluzione) a destra e Dimarco a sinistra. In attacco Scamacca, anche se in qualche allenamento è stato provato Retegui. Alle spalle del centravanti della Dea, Chiesa e Frattesi.
Arbitra lo sloveno Vincic. Ventils Arena che si presenterà con il tutto esaurito (capienza di 50mila spettatori). Sugli spalti anche il re Felipe di Spagna. A sostenere gli azzurri il presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta, il cantante Tananai e il campione del mondo del 2006, proprio qui in Germania, Cristain Zaccardo. Per il resto sicuri 11.600 italiani e altrettanti spagnoli. Il resto si vedrà domani, un pò come la formazione di Spalletti.
– foto Ipa Agency –
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