Il regime Iva per gli Enti non commerciali slitta al 1 luglio 2024

Nuova data per il cambio di regime Iva – da escluso a esente – per gli enti non commerciali

Il DL n. 146/2021 ha modificato il regime fiscale delle attività delle associazioni da escluse a esenti Iva, anche per quelle che non svolgono attività commerciale. Ora, l’entrata in vigore della nuova norma sull’Iva è stata prorogata dal 1° gennaio 2024 al 1° luglio 2024 con la conversione in legge del decreto-legge 10 maggio 2023, n. 51, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 5 luglio.

La proroga è stata motivata dall’esigenza di attendere che compia il suo percorso di revisione il sistema tributario, in discussione alla Camera (e dovrà poi andare al Senato). Ciò anche al fine di coordinare l’entrata in vigore della nuova disciplina Iva per gli enti non commerciali con la più generale riforma delle norme Iva.

Il provvedimento attualmente in discussione prevede di delegare il Governo alla riforma del sistema tributario, che avrà tempo 24 mesi per procedere alla emanazione dei decreti legislativi. Pertanto, è molto probabile che i 6 mesi ora previsti non siano sufficienti a consentire il coordinamento dell’entrata in vigore dei provvedimenti. Il cambio di regime fiscale nel corso dell’anno (2024) comporterà alcune difficoltà agli enti. E sarebbe preferibile far coincidere l’entrata in vigore del nuovo regime fiscale con un nuovo anno. Il tema era già stato oggetto di una prima proroga in sede di approvazione della Legge di Bilancio 2022: era stata lì prevista la proroga al 1° gennaio 2024 dell’entrata in vigore delle disposizioni di modifica dell’Iva (art. 5, commi da 15-quater a 15-sexies dl n. 146 del 2021).

Fonte: Cantiere Terzo Settore.

(CSV di Padova)